Dossier Cervelletta – dal 1200 al 2014

La tenuta della Cervelletta si compone di un casale medievale e del suo borgo rurale, tra il quartiere Colli Aniene e Tor Sapienza. Un frammento della memoria storica di Roma che dal 1200 ha resistito fino ai nostri giorni. La struttura, fra le pochissime ormai rimaste in Regione, si compone di una torre medievale, alta 27 metri, e di un casale gentilizio costruito nel 1630 (fonte Wikipedia). In sintesi questa la storia della proprietà della tenuta:

  • Basilica Lateranense (della Volpaia 1547)
  • Tra il 1606 e il 1628 è della famiglia Sforza
  • Messo all’asta (1628) è acquisito dal Cardinale Scipione Borghese
  • Nel 1835 casale e fondo agricolo passano al Duca Salviati
  • Nel 1951 acquistata da due finanziarie edilizie (la Tirrena e la Magis)
  • Nel 2001, tramite permuta con la Tirrena, il Comune di Roma acquisisce al patrimonio pubblico il Casale e il borgo

cervelletta_antica01La vocazione agricola della tenuta si sviluppo fortemente nella prima metà del ‘800, quando il fondo e il casale passò alla famiglia Salviati, che realizzò la bonifica del territorio, attraverso opere di canalizzazione delle acque tuttora visibili nella tenuta. La malaria era diffusa nella Campagna Romana fin dall’antichità e solo negli ultimi anni dell’Ottocento, dopo che Roma diventa Capitale, ha inizio una seria e sistematica profilassi. Nella profilassi antimalarica si distingue la stazione sanitaria organizzata da Angelo Celli e sua moglie Anna Fraentzel alla Cervelletta.

cervelletta_contemporanea2Dal dopoguerra agli anni settanta la tenuta e il casale subirono un lento declino, fino alla nascita del nuovo quartiere Colli Aniene. La lotta per la Cervelletta nasce negli anni ’80, nel quartiere Colli Aniene ancora in costruzione; in quella realizzazione non mancarono speculazioni e raggiri a danno dei cittadini e del territorio. I primi abitanti del quartiere iniziarono le lotte per la salvaguardia della tenuta della Cervelletta; l’allarme per il destino dell’antico borgo della Cervelletta fu giustificato anche da ipotesi di trasformazione del “castello” e dell’area agricola circostante in albergo e residenze di lusso e da progetti di ulteriore urbanizzazione.

Nel tempo l’impegno dei cittadini e il loro associazionismo di scopo (Circolo “Lacervelletta_contemporanea3 Torre” , il Comitato per il “Parco della Cervelletta”, “Insieme per l’Aniene”), è stato continuo e articolato coinvolgendo il mondo della cultura, le Istituzioni, forze politiche e sociali. Il patrimonio comune della Cervelletta è il frutto di una straordinaria mobilitazione civile che ha attraversato questi ultimi trenta anni ottenendo importanti risultati: l’istituzione del “Parco della Cervelletta” (legge regionale di iniziativa popolare), l’inserimento del Parco nella Riserva Naturale della “Valle dell’Aniene” (1997) e infine l’acquisizione nel 2001 da parte del Comune di Roma: la Cervelletta diventa patrimonio pubblico. Tra i cittadini protagonisti di questo successo si vuole ricordare la maestra Marina Tranquilli, che ha seguito tutte le lotte e le mobilitazioni per la Cervelletta, fino a diventare Presidente di Insieme per l’Aniene (fino al 2006), associazione costituita a partire dai comitati cittadini “storici” delle aree lungo le due rive dell’Aniene, e che per conto dell’ente regionale Roma Natura gestisce le attività ambientali e culturali nella Riserva naturale Valle dell’Aniene.

Con l’acquisizione del comune di Roma, l’iniziativa dei cittadini diventa sempre più concreta; con l’infaticabile guida del prof. Domenico Pietrangeli (diventerà Mimmo Cervelletta) si organizzano percorsi educativi e di promozione sociale per facervelletta_contemporanea4r conoscere i caratteri storici, culturali e ambientali della Tenuta. Questo video dimostra come l’area e il casale vengono considerate di grandissimo valore culturale e ambientale per tutto il quadrante orientale. Si organizzano presentazione di libri, letture di poesie, mostre, concerti di musica, dibattiti, incontri, ricorrenze storiche, teatro, cinema, messa a dimora ed adozioni, da parte degli alunni, di alberi tipici delle zone palustri. Viene allestito un museo degli strumenti agricoli e una importante biblioteca ferquentata da numerose scuole.

Si realizzano studi tecnici per il recupero conservativo e la valorizzazione;
per manutentare e risanare le parti in degrado o pericolanti si ricercano fondi e stanziamenti troppo spesso promessi, talvolta stanziati, mai arrivati. Ma si va sempre avanti, senza cedere sugli obiettivi e formulando nuove proposte.

Ma proprio nel corso della Conferenza Urbanistica del IV Municipio (23 giugno 2014 – 5 novembre 2014) e nei tavoli di lavoro di lavoro si articolano nuove proposte <mettere link> per l’utilizzo della Cervelletta, altrove si “decide” altro…

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